Cara lettrice, Caro lettore,

sono l'autrice di questo blog e vorrei innanzitutto presentarmi.

Tre sono le varianti parlate nel paese in cui sono nata e cresciuta (bosniaca, croata e serba), ora ufficialmente considerate come lingue distinte. Tre sono anche le lingue che uso nel lavoro: l'italiano, (da sempre presente nella mia vita, essendo la lingua di mia madre; è la lingua del paese in cui vivo da molti anni), l'inglese (la lingua che parlo da bambina, che ho studiato all'università e che ho uso nel lavoro ormai da diversi decenni) e il Serbo/Croato/Bosniaco (le lingue della mia terra natia, dove ho vissuto e lavorato per molti anni, che per me sono inseparabili).

Le mie esperienze lavorative includono l'insegnamento della Lingua inglese, della Linguistica e della Traduzione, le traduzioni scritte, simultanee e consecutive per organizzazioni internazionali politiche e umanitarie, la gestione di un istituto privato di lingua inglese e di un ufficio locale dell'OMS delle Nazioni Unite e la consulenza linguistica per una casa editrice. Nello stesso tempo mi sono dedicata alle traduzioni di testi per monografie, cataloghi e pubblicazioni simili per alcune gallerie d'arte. Per informazioni dettagliate, potete consultare il mio CV.

Ogni settimana traduco in italiano i blog del Rabbino Dr. Laibl Wolf , in collaborazione con Myriam Defilippi.

Mi sono allineata più strettamente con la mia missione di vita scegliendo di tradurre dall'inglese all'italiano il capolavoro e best-seller del Rabbino Dr. Laibl Wolf, Kabbalah pratica. In seguito ho tradotto due libri molto speciali dall'italiano all'inglese: 2000 Years After: Talitha Kumi e Divine Revelations of the Third Millennium di Yor Glory. Ho ultimamente tradotto e curato un altro libro di Laibl Wolf, I colori della saggezza.

Inoltre, nel 2012 ho avuto il piacere e l'onore di tradurre il libro Lettere per la prossima generazione 2 del Rabbino Capo del Regno Unito e del Commonwealth, Lord Jonathan Sacks.

Nei post si trovano passi tratti da alcune opere che ho tradotto.


Mi sento molto fortunata perché il supporto e la collaborazione di Myriam rendono ogni progetto più facile e divertente. Grazie, Myriam.

Scelgo di tradurre testi e libri con i quali mi sento in sintonia perché credo fortemente che i nostri talenti e le nostre capacità siano la via maestra per realizzare i nostri sogni e i nostri 'contratti sacri', che, ne sono convinta, abbiamo firmato prima di incarnarci. Lo scopo è dare quel nostro contributo unico e co-creare un mondo migliore.

Spero che le nostre vie si incroceranno in un incontro di condivisione e di mutua soddisfazione, per realizzare progetti che miglioreranno la qualità della vita delle persone e che porteranno Luce ai ricercatori di Saggezza.

Daniela Marinkovic

marinkovic_daniela@yahoo.it

T:+39 0382 32558; C: +39 3392815862

venerdì 13 gennaio 2012

A passage from "The Good of All" by Enrico Grazzini




The Sharing Economy
Common goods, private and state property

The issue of managing common assets is regaining ground in advanced societies. Some of the shared assets, such as environmental knowledge and resources,  have indeed acquired major importance. It thus becomes essential, again, to address the highly complex issue of the commons to overcome the economic and ecological crisis.
Paradoxically so, this ancient topic presents itself in new and original forms. In fact, we can state, without the fear of being proved wrong, that human history began with common assets, that is, when local communities started sharing goods. Nowadays, however, apart from being a local phenomenon, commons have acquired a global dimension as well.
In primitive societies, there was obviously neither state nor private or individual property: agricultural, hunting and pastures, water and natural resources were common property – not in legal, but in factual terms – as they were controlled and managed by the community, on the basis of well-established rules, sanctions, hierarchies and rites.
Individual property did not exist and control over common resources was exerted predominantly by adults and by the elders, whereas women and youngsters were generally excluded.
Even though formal institutions of private property and state powers have been developed, through a slow and gradual process, important forms of common property still remain, such as pastures, catchment basins or fisheries and hunting areas. 
Some of the forms of assets shared by local communities have been studied in particularby Elinor Ostrom, the American scholar who won the 2009 Nobel Prize in Economics. Her researches focused on the ways of managing commons and scarce materials such as pastures, water basins and fisheries.